Sarà capitato a tutti voi di imbattervi in queste meravigliose orchidee e pensare che vi sarebbe piaciuto moltissimo averne una in casa, ma poi non comprarla perchè non sareste stati all'altezza di curarla, oppure riceverla come regalo e non sapere come fare per mantenerla in fiore.
Io le trovo magnifiche, ce ne sono di svariati colori, ben 60 specie differenti e ogni anno trovate in commercio qualche nuovo esemplare, ma quelle bianche sono tra tutte le mie preferite: l'essenza dell'eleganza e della leggerezza...
SIGINIFICATO E STORIA
Il nome del fiore deriva dalla sua forma: "Phalaenopsis" "simile ad una farfalla" per via dei due grandi petali aperti che ricordarono al suo scopritore C. L. Blume nel 1752 una falena tropicale che spicca il volo.
Scoperte nell'Isola di Java sono originarie delle Indie, dell'Indonesia, della Cina e dell'Australia, ma poi sono state diffuse in tutto il mondo perchè rispetto ad altre orchidee, la Phalaenopsis è una delle più semplici da coltivare, anche per i neofiti del genere.
L'orchidea prende il suo nome dal giovane Orchide, che secondo una leggenda greca era nato ermafrodito, possedeva perciò in sé sia le caratteristiche maschili che femminili e per questo era disprezzato da tutti. A causa della sua ambivalenza anche il suo carattere mutava in continuazione e un giorno, non potendo più sopportare i continui spregi a cui era sottoposto si suicidò gettandosi da una rupe. Su quella rupe crebbero dei fiori mai visti prima, di forme e colori differenti tra loro, ma che possedevano una sensualità e una bellezza senza precedenti. Non a caso, sia in Cina che in Europa, le orchidee erano indicate come cura per la sterilità maschile e come buon auspicio di fertilità femminile.
Regalare una Phalaenopsis significa fare un dono profondo di passione, femminilità, affetto e alleanza: non dimenticatelo!
ACQUISTO E IMPIANTO
Come ci siamo detti, questa orchidea è adatta anche agli inesperti del genere, poichè rispetto alle sue cugine, ha esigenze più spartane, ma resta pur sempre una pianta delicata da trattare con cura e rispetto. In cambio diventerà una compagna per molti anni, e con pochi consigli vi regalerà molte fioriture. Andiamo per ordine: la phalaenopsis è entrata in casa vostra. Oggi i vivai le vendono già in vasi adatti, anche di plastica non importa, ( è importante che siano trasparenti invece, così potrete valutare lo stato delle sue radici) con il giusto substrato, quindi in una fase iniziale vi basteranno pochi accorgimenti:
- scegliete una stanza della casa luminosa ma senza luce diretta e priva di correnti d'aria
- d'inverno mettete gli umidificatori ai caloriferi e non fate mai seccare troppo l'aria della stanza
- dotate il vaso di un sottovaso
- bagnatela 1 volta alla settimana d'inverno e 2 volte la settimana d'estate, al mattino e se la sera trovate ancora acqua nel sottovaso, togliete l'eccesso
- una volta al mese somministrate concime liquido
- una volta al mese somministrate concime liquido
- Se vedete che la pianta si trova bene non spostatela più da quella stanza!
CURA E MANTENIMENTO
La parte principale del mantenimento della vostra Phalaenopsis sta nel prolungare la sua fioritura e nel farla ritornare.
La causa principale della mancata fioritura è la mancanza di luce. Le orchidee non sopportano la luce diretta, ma al tempo stesso se per vegetare sopportano la scarsità di luce, per fiorire hanno bisogno di una quantità di 15.000 lux che equivale a una bella esposizione a est o a sud, magari con tende leggere per evitare luce diretta.
Finita la fioritura non tagliate la spiga su cui si è sviluppato il fiore, molto spesso è da quello stesso stelo che si originerà una nuova fioritura, tagliatelo solo se si secca completamente. Se si secca la parte apicale del ramo tagliate sopra l'ascella di uno dei fiori (è come un nodo nello stelo), vedrete che ributterà da lì!
Altra problematica delle Phalaenopsis è il marciume radicale: le radici sono una parte importantissima della pianta, abbiate cura di non romperle! Se vi dovesse succedere disinfettate con antifungini e non bagnate per almeno una settimana in modo da favorire la cicatrizzazione.
Evitate i ristagni, queste piante necessitano di un ambiente umido ma non di un contatto continuo con l'acqua, quindi sarebbe meglio, spruzzare le foglie con acqua, meglio se demineralizzata.
Come ultimi suggerimenti, in caso di necessità di rinvaso, fatelo a fioritura terminata e mantenendo una buona sterilizzazione degli strumenti (adoperate i guanti) e dei contenitori (pulite con alcol o varichina) e prestate la massima attenzione a non rompere le radici.
non son mai stata amante delle orchidee, credevo davvero che fossero esseri complicati..ma il giorno del matrimonio me ne hanno regalate 6 ed è stato subito amore!!sarà che hanno trovato un luogo perfetto, sarà che sono molto indipendenti e quindi fanno proprio al caso mio, sarà anche che dalla soddisfazione che mi danno io ho cominciato a parlare con loro....beh sono prorpio orgogliosa di loro e di me!!!!
RispondiEliminaDolli
Ciao Dolli, anch'io ho scoperto questo fiore in occasione del mio matrimonio.. avevo proprio un bouquet di phalenopsis bianche con striature fucsia, stupende! Mi è dispiaciuto così tanto doverlo lanciare!! :)
RispondiEliminaciao cara Dolli benvenuta!!!
RispondiEliminaAnche io le adoro, sono dolci compagne!
Sono felice che anche tu mi confermi la semplicità di mantenimento, spero sia di stimolo ad altri!
Ciao Valeria,
RispondiEliminami puoi consigliare un libro per la cura delle orchidee?
Vince
Ciao!
EliminaIo di solito mi affido all'enciclopedia delle piante, ma in libreria curiosando avevo notato alcuni libri ben fatti sia sulle orchidee in generale che specifici sulle Phalenopsis di Giancarlo Pozzi, edizioni Mulino Don Chisciotte.
Ciao!
Valeria