mercoledì 4 gennaio 2012

Pothos aureus - Scindapsus


Sicuramente tutti o prima o dopo vi siete imbattuti in questa comunissima pianta da appartamento, o perchè l'avete in casa o perchè l'avete vista scendere da una mensola in casa dei vostri amici. Magari non la notate neanche più quando andate a trovarli, è talmente tanto tempo che è lì che non ci fate più caso! In effetti, questa pianta, di lunga vita e di poche pretese, è  davvero molto diffusa e lungi da me l'idea di disprezzarla, anzi!
Trovo che la sua bellezza stia proprio nel fatto che è una pianta quasi completamente autonoma,  tanto che tutti possono cominciare da lei a impratichirsi per sviluppare il proprio pollice verde!
E inoltre, starà con voi talmente tanto tempo che, vedrete, diventerà parte della famiglia!
SIGNIFICATO E STORIA 
La curiosità di questa pianta che tutti chiamiamo volgarmente Pothos (la mia si chiama Potsy jr), è che non è un Pothos! Pothos identificava infatti una specie di piante coltivate anni fa  e che oramai è stata soppiantata con il genere Scindapsus, ma il vecchio nome era talmente diffuso ormai che tutti anche oggi la conoscono così! Il nome Scindapsus deriva dal greco "skindapsus" che significa "non identificato", per indicare una pianta rampicante simile ad un'edera ma che non lo era..
E' una pianta tropicale, originaria della Thailandia e delle Isole Salomone, che ha avuto una grande diffusione in tutto il mondo.


ACQUISTO E IMPIANTO
Acquistate il vostro primo pothos e collocatelo in una stanza luminosa ma al riparo dalla luce diretta.
E' importante che teniate a mente questo particolare, io l'ho scoperto a mie spese, quando Potsy sr durante il trasloco di 4 anni fa è stata all'aperto per una giornata intera in estate durante l'imbiancatura. E' bastata una giornata per bruciare completamente quasi tutte le sue foglie, al punto che per farla sopravvivere ho potuto soltanto farne una talea e piantare delle piccole figlie, ricominciando a crescerle da zero... è stato un brutto colpo...
Desiderano avere luce diffusa in quantità moderata ma non scarsa, l'assenza di luce le blocca, sia per quanto concerne la crescita foliare, sia per le dimensioni stesse della foglia. Inoltre se la qualità che avete acquistato è variegata, le variegature spariranno lasciandola in un luogo poco luminoso molto a lungo.
Adorano gli ambienti umidi, il bagno la cucina possono essere  due stanze ideali se abbastanza luminose, con i caloriferi accesi o in stanze più asciutte ricordatevi di spruzzare le loro foglie con acqua non calcarea.


CURA E MANTENIMENTO
Il pothos necessita davvero di poche cure. 
Bagnatelo 2 volte la settimana in estate, 1 volta la settimana in inverno, riempiendo il sottovaso e aspettando che sia ben asciutto prima di innaffiare ancora.
Concimate con concime liquido 1 volta al mese.
E' una pianta che sviluppa poco a livello radicale, essendo dotata di radici aeree, quindi non sarà necessario fare rinvasi spesso, forse vi capiterà ogni 3-4 anni.
Io vi consiglio di fare al vostro pothos un lavaggio mettendolo nella vasca da bagno e lavandolo con il soffione della doccia almeno un paio di volte l'anno: toglierete la polvere che si deposita sulle sue larghe foglie e respirerà meglio!
Come è successo a me potrebbe accadere anche a voi di dover o voler creare dei figlioletti dal vostro pothos: con molta semplicità tagliate la punta di un ramo alla seconda/terza ascella foliare e mettete il rametto a bagno in acqua. Nel giro di 2 settimane vedrete spuntare le radici alla base del ramo, fatele crescere per bene e poi piantate il figlioletto in terriccio per vasi/fioriere concimando un poco.

6 commenti:

  1. infatti ragazze
    io ne ho due in casa...sono tra le poche piante che riesco a far sopravvivere...
    Ma vado fiera del fatto che una ha la mia età...30 anni e nonostante sia bruttina e occupi spazio...ormai è parte di me!
    ciauuuuuuuuuuuu
    valentina

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  2. ciao Valentina!!! Grazie per essere passata a trovarci!
    Uao, 30 anni sono tanti davvero! bene bene, sono sicura che, vista questa esperienza di lunga data, potresti provare a cimentarti con qualche altra pianta!

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  3. è la prima pianta che mia moglie, allora fidanzata, mi regalò quando sono andato a vivere da solo, posso confermare che è sopravvissuta anche alle mie "cure", anche se una volta ha cercato di suicidarsi cadendo dalla mensola, è bastato prenderne un rametto e metterlo in acqua per fargli rinascere le radici e ripiantarla, ora vive ancora con noi!

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  4. Io possiedo la seconda figlia della bellissima pianta descritta da Valeria. Purtroppo non ho un'esposizione felice e forse mi manca anche un po' di pollice verde! Sta difatto che la prima piantina si è suicidata e la seconda ha solo 4 foglioline ormai da anni! Forse stanno lì per ricordarmi che ognuno ha delle qualità... Ecco le mie forse sono altre, ma con l'aiuto di Valeria mi sono sorpresa a scoprirne alcune davvero inaspettate! Magari questo blog farà comparire anche una quinta fogliolina, chissà! ❤

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  5. Mia suocera ha fatto crescere un figlioletto per me, ed ora ce l'ho in casa :)

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    1. che meraviglia!!! Vedrai che ti farà tanta compagnia!! :)

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