sabato 7 gennaio 2012

Tiro con l'arco - parte prima


Tiro con l'arco da.. non lo ricordo a dire il vero, ero ragazzina quando mi misi, con un bastone di nocciolo e dell'acqua calda, su una stufa a legna a tendere e piegare il mio primo arco. E con i rami creare le mie prime rudimentali frecce.
Non che funzionasse in termini di precisione intendiamoci, ma il pallino c'era: l'idea di "cacciare", di sentirmi come le eroine dei miei libri fantasy è stato il primo passo. Abbastanza forte da convincere i miei genitori a comprarmi un arco scuola.
E' stato subito amore. Un legame con questo sport che non ho avuto mai con nessun altro, una sensazione di forza, di abilità e di sfida con me stessa, tutto unito insieme, e la possibilità di stare nell'ambiente che più di tutti era mio, in montagna.
All'inizio tiravo le mie frecce contro una balla di fieno appoggiata ad un povero noce che porta ancora oggi i segni dei miei centri... povera creatura. Ero capace di stare ore, in silenzio, da sola a tirare.
Poi ho trovato una compagnia, una società sportiva di tiro con l'arco, e mi sono iscritta alla federazione FIARC, arcieri di campagna. Grazie al contatto con altri arcieri, ho imparato le tecniche base, migliorato la mia posizione, il "gesto atletico" e ho iniziato le competizioni.
Sono anni ormai che mi dedico a questo sport, eppure ogni volta che ci penso, mi rendo conto che la spinta la ricevo ancora da quella filosofia iniziale che avevo tanti anni fa. Ci sono stati tanti momenti in questi anni in cui l'arco non è stato al primo posto nella mia vita, eppure c'era, c'è sempre stato. E oggi che ho ripreso a farlo con assiduità, inizio a risentirne i benefici.
Non so se riesco a descrivere cosa provo quando sono di fronte al bersaglio e lo guardo. Tutto quanto intorno sparisce, esistiamo solo io e il bersaglio. Poi tendo l'arco ed è come se l'energia della trazione la accumulassi io e non il mio arco, il respiro si ferma, alla ricerca di quel momento di calma che precede lo sgancio, di quiete prima della tempesta. Anche il mio cane si ferma immobile e trattiene il fiato in quel momento, l'energia è davvero palpabile.
Poi sgancio, libero la freccia,  e mi sento proiettata con lei, alla ricerca di quel "toc", di quel segnale inconfondibile che ti fa espirare e sorridere. E se non lo senti, non importa, è un motivo in più per tirare un'altra freccia, per provare ancora.
A tutti quelli che mi chiedono perchè tiri con l'arco, non so mai cosa rispondere, non so se quello che provo potrà essere uguale a quello che provano altre persone che come me, fanno questo sport: per me è una sfida, ma non solo, è un momento in cui scarico tutte le mie tensioni, in cui tutti i ma e i se svaniscono, tutti i colleghi, le beghe, la frustrazione, è un momento solo mio, che mi appartiene completamente.
Solo la freccia e il suo bersaglio, solo un'arciere e la sua preda, qualcosa di antico quanto le radici dell'uomo.

5 commenti:

  1. E brava Valeria,ottima descrizione delle tue sensazioni, che così trasmetti ad altri con enfasi. Complimenti
    Franco#56

    RispondiElimina
  2. Grazie Franco!
    Sono felice di essere riuscita a trasmettere quello che provo!!!

    RispondiElimina
  3. "Perché tiri con l'arco?" Sono molte le occasioni, per amici e non, per rivolgerci questa domanda. Alcune persone non lo capiscono poiché lo relegano nell'ambito del gioco puerile, altri non lo percepiscono come qualcosa di serio, e via discorrendo...

    Credo che la risposta giusta sia solo personale ma che comunque un bel: "Perché mi piace!" possa starci comunque. In fondo il fine primo d'attività fatta per diporto sia proprio legata al piacere personale che questa dona a chi la pratica.

    Ad maiora

    RispondiElimina
  4. Questo post l'avevo letto quando è stato scritto in gennaio ma solo ora lo capisco davvero...
    Dovete sapere che non solo Valeria è una bravissima arcera, ma anche una strepitosa insegnante!
    Abbiamo passato una settimana insieme a "sparare" (come dicevamo noi) frecce ed è stata un'esperienza bellissima!
    La passione e l'amore per questo sport si vede e si sente in tutto quello che fai!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie cara! Sono felice di aver saputo trasportarvi per qualche giorno nel mio mondo... per farvi conoscere più da vicino chi sono.. :)

      Elimina