martedì 24 aprile 2012

Cotogno giapponese - Chaenomeles - Rosaceae


A questo bellissimo fiore primaverile associo il ricordo di mia nonna... Nella casa, dove ho trascorso con lei gran parte dell'infanzia, ce n'era un bellissimo cespuglio che si accendeva di fiori rossi prima che le altre piante intorno mettessero le foglie e mi colpiva sempre la sua vista, perchè prima non avevo mai visto un arbusto simile.
Un cespuglio spinoso, irto, dai rami intricati per le mancate potature, che d'incanto si trasformava in una gemma, un rubino.
Una pianta semplice, all'apparenza spoglia, rustica, con un cuore rosso e caldo, la dedico a lei...



SIGNIFICATO E STORIA
Avendo conosciuto questa pianta senza saperne il nome, ho dovuto arrivare alla sua categorizzazione per piccoli passi e solo negli ultimi anni, quando l'ho cercata per tentare ,con mia mamma, una talea per ottenere delle nuove piante da quella vecchia, prima che seccasse per anzianità. 
Ho scoperto così che questa pianta ha moltissimi nomi, ma è difficile risalire alla sua storia: il suo nome botanico è Chaenomeles japonica, della famiglia delle Rosacee; il suo nome deriva dal greco "chainein" e "melon" e significa "frutto che si fende, che si taglia in due". Ma viene chiamata anche Fior di pesco, Cydonia (melo cotogno) o Cotogno giapponese.
E' una pianta di origine asiatica, precisamente Cina, Giappone e Corea, per questo viene chiamata japonica, da uno dei suoi paesi d'origine, strettamente imparentata con le mele cotogne, di cui è una varietà da fiore. Il suo colore intenso le ha regalato poi anche il nome comune di Fior di pesco.
Una particolarità di questa pianta è che viene spesso usata per la creazione di bonsai, data la dimensione contenuta delle foglie e la bella colorazione del tronco che si desquama lasciando zone di colori diversi.


ACQUISTO E IMPIANTO
Acquistiamo e mettiamo a dimora la pianta prima o dopo il periodo della fioritura (febbraio o settembre). Siccome alcune varietà di questa pianta in autunno si riempiono di piccoli frutti asprigni simili a piccole mele, se non vogliamo avere frutti in giardino, meglio chiedere al vivaista una delle varietà sterili che esistono in commercio.  Dal mio punto di vista io preferisco avere piante che producono piccoli frutti, che poi posso utilizzare per alcune preparazioni o semplicemente per colorare nel periodo di maturazione la pianta. Certo hanno il difetto di cadere per terra se non raccolti, io tolgo l'eccesso con un rastrellino, ma se ne resta qualcuno da un anno con l'altro si degradano naturalmente in giardino senza cattivi odori.
I frutti molto piccoli e aspri, possono essere raccolti in autunno e utilizzati per dare consistenza alle marmellate, ne bastano uno o due per un kg di frutta, poichè contengono una grande quantità di pectina (gelificante naturale).

La Chaenomeles va posta in un punto molto soleggiato del nostro giardino, dopo aver fatto la buca e mescolato al terreno una piccola parte di stallatico. Innaffiamo dopo l'impianto per le prime settimane. E' molto adatta a terreni sabbiosi o argillosi.

Anche questa pianta, come la Forsizia fa parte della tradizione rurale, qualche anno fa riempiva quasi tutti i giardini, poi la moda ha orientato il pubblico su piante più esotiche, le quali  spesso però soffrono di molte più malattie alle nostre latitudini, pensateci prima di scegliere le piante del vostro giardino!

CURA E MANTENIMENTO
Come molte altre piante che sto trattando anche questa è davvero di facile gestione, adatta a giardinieri alle prime armi.
 Questa pianta resiste benissimo a siccità, gelo (fino a -15° senza coperture) e non necessita di concimazioni.
Una volta messa a dimora non avrà più bisogno di essere innaffiata, a parte in casi di siccità estrema.
Avrete solo bisogno di potare la pianta per mantenerla in forma, eliminando rami vecchi, secchi o troppo allungati. Io preferisco potarla in autunno e prima della fioritura per darle forma, tenete presente che produce fiori sui rami di 1 o 2 anni! Elimino principalmente rami cresciuti troppo stretti all'interno del cespuglio in modo da areare lo spazio interno evitando la formazione di micosi da umidità e aiutare l'irraggiamento solare anche all'interno, necessario per ottenere una fioritura compatta su tutta la pianta e non solo all'esterno.
Vedrete che ogni anno produce una serie di polloni che allargano il cespuglio, tenete quelli che vi interessano, gli altri potrete potarli ed utilizzarli per produrre talee. Piantate in sabbia mista a terriccio e attendete l'attecchimento prima di mettere a dimora nel terreno.

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