Quale miglior dolce per la festa della mamma? Diciamo pure, se preferite, che ogni occasione è buona per mangiare dei baci di dama....
Questa ricetta proviene da un altro ramo della mia famiglia, quello piemontese, e si faceva in casa mia utilizzando nocciole del piemonte fresche tostate al forno, vi lascio solo immaginare l'odore incredibile che girava per casa in quelle occasioni...
Mia nonna era pasticcera, e tutti concordano con il dire che ho preso tutto da lei. Mi ricordo che quando mi abbracciava sapeva sempre di vaniglia, per le lunghe ore trascorse in bottega, e ancora adesso riesco a ricordare il suo profumo se ci penso, dolce e confortevole.
Passavo con lei la mattina della domenica, mentre tutti gli altri bambini dormivano, io andavo alle sei in pasticceria e la aiutavo a infornare i croissant e friggere i bomboloni. I ricordi più belli che ho di lei! E poi, una volta riempite le paste di crema appena fatta, mi permetteva di stare con lei al banco e preparare i pacchetti o i vassoi per i clienti finchè non era ora di tornare a casa per pranzo dai miei genitori, con un piccolo cabaret pieno di delizie...
Ma torniamo ai nostri baci di dama! Io li adoravo, per lungo tempo però è stato difficile trasportare la ricetta da casa di mia nonna a quella dei miei genitori, diciamo, per incompatibilità di forno... tutte le volte che provavo a farli io venivano delle specie di crepes piatte e fritte! Evidentemente temperatura troppo alta, ma ci siamo arrivati solo dopo parecchi tentativi: trasformare la temperatura di un forno del 1950 in una di un forno moderno e ventilato ha richiesto il suo tempo...
Ora però la ricetta è super collaudata tranquilli!