mercoledì 30 maggio 2012

Risotto all'arancia. Il terremoto e la rinascita.



Quella di ieri non è stata una giornata facile per nessuno di noi emiliani, per nascita o per adozione. Ancora oggi la testa gira, il pavimento sembra tremare continuamente sotto i piedi, il battito del cuore accelera al minimo rumore. Vivere con questa tensione addosso, essere pronti a scappare, tenere accanto al letto una felpa con le chiavi della macchina in tasca, lasciare i cancelli aperti, tenere su la tapparella e vedere l'alba che sorge.. le priorità cambiano, le certezze vacillano, e ti domandi perchè si debba aver paura di stare nella propria casa. Non c'è sensazione peggiore.
Quello che ho vissuto io non è nulla in confronto a quello che stanno vivendo altre persone che hanno perso tutto, a loro vanno i miei pensieri di questi giorni. Non so dove ma bisognerà trovare la forza di ripartire, di ricominciare a vivere. Credo che non ci sia desiderio più forte adesso che di tornare alla normalità e non avere più paura. Forza Emilia!


A proposito di ripartenze e nuovi inizi, oggi voglio raccontarvi una ricetta dietro la quale c'è una grande donna. Qualche mesetto fa ho seguito un corso di cucina su zuppe e risotti, la chef era una signora siciliana che mi è rimasta nel cuore. Dopo aver perso tutto nella sua amata terra, è partita alla volta di Bologna per ricominciare da zero. Con sacrifici, pazienza ed umiltà è riuscita a rifarsi una vita. Dalla Sicilia a Bologna perché? Perchè proprio Bologna, le ho chiesto. Con occhi vispi e brillanti mi ha risposto, volevo conoscere Luca Carboni! A volte bastano poche parole, uno sguardo, un sorriso per capire che la persona che hai davanti può darti tanto. Ho ascoltato il suo breve racconto facendole solo poche delle mille domande che avrei voluto farle, e pensando a come un sogno adolescenziale possa diventare l'alibi per far cambiare la tua vita a 40 anni. Quanto coraggio ci vuole? Quanta forza?

"Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
E' la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti."
("Donne in rinascita" - Jack Folla)


Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti

Ingredienti per 6 persone:
6 etti di riso carnaroli
4 arance medie non trattate
2 noci di burro
1 cucchiaio di olio
200 gr. di fontina
100 gr. di parmigiano
1/2 bicchiere di brandy
sale qb
pepe qb

Lavare con cura le arance, tagliare la buccia a julienne, spremerle e tenere il succo da parte. In una casseruola soffriggere le bucce (lasciatene un po' da parte per la decorazione del piatto) con il burro e l'olio, un profumo dolcissimo inebrierà la vostra casa!! Aggiungere il riso e farlo tostare, sfumare con il brandy tenendo la fiamma alta. Aggiungere del brodo vegetale ogni qual volta ce ne sia bisogno e continuare la cottura mescolando spesso. Qualche minuto prima della fine della cottura, quando il brodo si sarà asciugato, aggiungere il succo delle arance. Quando anche il succo si sarà asciugato, aggiungere la fontina tagliata a dadini e mescolare. Mantecare infine con il parmigiano grattugiato.

Guarnire il piatto con delle striscioline di scorze di arancia (non sottili come nella foto, perchè rendono il riso amarognolo.. anche gli chef sbagliano!!!).

Se volete, al posto delle arance si possono usare i limoni, il procedimento è lo stesso.

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