mercoledì 23 maggio 2012

Rododendro - Ericaceae


 Ho in giardino tre piante di rododendro in un angolo insieme ad altrettante azalee che ogni anno mi regalano un momento di gioia all'apice della loro meravigliosa fioritura. Tutto l'angolo si dipinge di tonalità di rosa e fucsia, ed è l'unica eccezione alla mia risaputa antipatia per questi colori...
L'idea di metterle in giardino è nata dall'infanzia, sono piante meravigliose che, se andate sul lago maggiore in maggio, vi conquisteranno, come hanno fatto con me. Purtroppo richiedono un terreno particolare e per questo prima non ho mai potuto piantarle. Qui finalmente ho provato e l'ho avuta vinta, volete provare anche voi?


SIGNIFICATO E STORIA
Chi di voi ha sempre pensato che questo fosse il fiore del rimorso, quello che "rode dentro"? Così scherzando io lo dicevo sempre, non sapendo quale fosse l'esatta origine del suo nome poi ho scoperto che si tratta di una derivazione dal greco, e più precisamente da rhodon= rosa e dendron= albero, che significa albero delle rose. E come non essere d'accordo su questo significato?

E' una pianta antichissima, di cui sono stati trovati anche resti fossili provenienti dalla Cina e dal Caucaso. Alcune varietà di questa pianta sono endemiche della flora alpina italiana ed europea, come questa nella foto, e a seconda dell'altitudine, fanno delle magnifiche fioriture estive. La sua diffusione nei giardini però, come pianta ornamentale in Europa, è iniziata solo nel 1800, quando in Inghilterra si iniziò a crearne varietà ibride, in particolare grazie a George Forrest che, attraverso la sua permanenza nello Yunnan, ne scoprì nuove varietà.
Il significato di questo fiore è legato alla estrema delicatezza dei suoi fiori e rappresenta un "fragile incanto". Per la stessa ragione viene collegato al primo amore, e in molte regioni si usa unirlo ad un mazzo di rose per attirare la persona amata, come un incantesimo...

Ho trovato una bellissima leggenda ladina su questo fiore:
In un castello di ghiaccio viveva la regina delle neve insieme al suo bel figlio, il principe della neve. Andando a caccia il giovane si imbatté in una distesa fiorita abitata da una ragazza stupenda, la principessa dei fiori.
Il giovane vide la ragazza sparire tutto di un tratto e triste tornò dalla madre, piangendo sconsolato perché innamorato della principessa dei fiori ed intenzionato a sposarla.  Per accontentare il figlio la regina della neve si recò dalla principessa dei fiori per chiederle di sposare il figlio. Ma quest’ultima non voleva saperne di recarsi in un posto dove non fiorivano fiori.
E la principessa non poteva nemmeno farli crescere da sola, sebbene volesse sposare il principe anche lei. La madre dovette dare la triste notizia al principe della neve, che iniziò a disperarsi fino ad ammalarsi. La regina cercò aiuto dovunque. E il suo camminare continuo non solo le consumò le scarpe ma le ferì i piedi che iniziarono a sanguinare.
Tornata sconsolata al castello il principe vide che ai piedi della madre erano spuntati dei fiori di un bel rosso sangue, mentre dalle sue lacrime cadute per terra erano sbocciate piccole palle bianche, le stesse che si vedono in primavera sui cespugli dei rododendri. In questo modo anche nel castello di ghiaccio nacquero dei fiori ed il principe potè sposare la sua principessa.
ACQUISTO E IMPIANTO
 E' importante ricordare per prima cosa che i rododendri, al pari delle azalee (della stessa famiglia), sono piante acidofile, che necessitano di un terreno specifico per vivere, ricco di torba. Per questa ragione, all'atto dell'acquisto è meglio comprare anche un sacco di terriccio per acidofile da disporre nella buca intorno alle radici della pianta.
I rododendri vivono anche in vaso, l'importante è che li disponiate in una zona in piena ombra o al massimo in mezz'ombra, riparata dal vento, con abbastanza spazio intorno per il loro sviluppo. Sono piante dalle foglie delicate e soffrono sia l'esposizione al sole nelle ore più calde della giornata, sia la carenza prolungata d'acqua.
Perciò predisponete una buca più larga del necessario, poi mescolate la terra che avete tolto con una eguale quantità di terriccio per acidofile, ricoprite tutta la circonferenza dello scavo, adagiate la pianta e chiudete con la terra rimanente.
Bagnate bene e somministrate un poco di concime a lenta cessione.
Se l'acqua per innaffiare nella vostra zona è molto calcarea, questo a lungo andare potrebbe provocare una clorosi dei vostri rododendri, chiamata clorosi ferrea, in cui l'aumentato ph del terreno non gli consente più di arricchirsi dei nutrienti necessari dal terreno, facendo ingiallire e impallidire le foglie.
Potete ovviare a questo problema in due modi, utilizzando acqua piovana per l'innaffiamento oppure aggiungendo ogni anno concime rinverdente e nuovo terriccio per acidofile in modo da diminuire il ph del terreno.
Se sapete per certo che il terreno nella vostra zona è molto calcareo, meglio allora posizionare direttamente la pianta in vaso, dove potete comodamente cambiare tutto il terriccio ogni anno.

CURA E MANTENIMENTO
Ogni anno ricordatevi quindi di aggiungere del terriccio per acidofile intorno al piede delle vostre piante, non trascurate l'innafffiamento, evitate i ristagni specialmente nei sottovasi ma tenete il terreno sempre umido.
Concimate all'inizio della pirmavera con concime a lenta cessione o specifico per acidofile.
Per la potatura, io avendo spazio, non l'ho mai applicata, ma se avete necessità di contenere le vostre piante, considerando che tendono ad espandersi parecchio (il rododendro può assumere dimensioni considerevoli), potate le piante dopo la fioritura eliminando la parte apicale dei rami.
Questa pianta non teme il freddo e le gelate, non necessita quindi di essere riparata in inverno.

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