Questa ricetta nasce da uno di quei soliti casi inaspettati della vita...
Avreste mai potuto definire il mio cane un cane da tartufi? No, nemmeno io! Almeno fino a quando non l'ho vista raspare selvaggiamente per terra, più o meno sempre nello stesso bosco e mi sono incuriosita tanto da andare a vedere... e ho scoperto che si era mangiata non so quanti tartufi!
Allora chiaramente abbiamo cercato di convincerla che forse avrebbe gradito di più un pezzetto di salame o di wurstel invece di papparsi il tartufo che aveva trovato... diciamo che nella maggior parte dei casi ci siamo riusciti, anche se non è tutto rose e fiori come potrebbe sembrare!
Ad ogni modo non posso non essere felice di questa innata dote della mia cagnolona, e del fatto che in questa stagione, ci possiamo permettere da qualche anno di assaggiare l'aroma di tartufo.
Prima di darvi la ricetta devo fare un'altra premessa: il tartufo che cresce nella nostra zona, lo scorzone nero, non è profumato e saporito come quello d'alba, e non sempre il nostro cane poco addestrato e poco volenteroso, li trova alla corretta maturazione perciò, grazie anche all'aiuto di un mio amico e della sua esperienza ristorativa, abbiamo trovato una soluzione per ottenere il massimo risultato da un tartufo che ha una resa povera a livello di gusto. Quindi non utilizzate questa ricetta per trattare un tartufo nobile e costoso, utilizzatela se avete come me a che fare con tartufi meno pregiati, in modo da ottenere il massimo risultato!
Tempo di cottura: quello della pasta
Tempo di preparazione: 15 minuti
Ingredienti per 4 persone:
300 gr di Pasta corta Mafalde Garofalo
15 gr di tartufo nero scorzone
50 gr di burro
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva non troppo aromatico
Pulite i tartufi togliendo completamente la scorza nera intorno. Nel frattempo mettete a bollire l'acqua per la pasta.
Taglieteli in 4 pezzi (se sono di misura piccola) e metteteli nel Moulinex con l'olio. Frullate a piccoli intervalli per non far scaldare la lama. Quando avrete ottenuto la consistenza in foto (sotto), teneteli da parte.
Salate l'acqua quando sarà arrivata a bollore e buttate la pasta.
In una ciotola versate qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e mettete il burro, in modo che inizi a sciogliersi.
Scolate la pasta e mettetela nella terrina, aggiungete il tartufo e mescolate, otterrete una salsa avvolgente che si assorbirà bene alla pasta.
Il tartufo va aggiunto sempre a fine preparazione perchè il suo aroma è sensibile alla temperatura e alla cottura, quindi tenetene conto.
Per conservare i tartufi se non potete cucinarli subito, non metteteli nel riso, come vi potrebbe dire qualcuno: il riso toglie l'unidità del tartufo e lo secca completamente.
Avvolgeteli piuttosto in un pezzo di carta assorbente leggermente inumidita e teneteli in frigo nel cassetto delle verdure. Non conservateli per più di 2-3 gg prima di utilizzarli.
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