mercoledì 1 agosto 2012

Gladiolo - Gladiolus - Iridaceae


Ecco un fiore estivo, delicato e bellissimo, sia reciso che utilizzato come bordura dei vostri giardini.
Pur essendo un fiore che mi è sempre piaciuto, l'ho piantato solo recentemente pensando che sarebbe stato di difficile coltivazione, nulla di più falso! Ogni anno mi regala la sua fioritura praticamente con pochissime cure, e si è talmente esteso che quest'anno ne regalerò parecchi bulbi.



SIGNIFICATO E STORIA
Il gladiolo è originario del bacino del Mediterraneo, Europa centrale e Africa meridionale. Il suo nome, attribuitogli da Plinio, deriva dal latino gladiolum "piccola spada" per la similitudine delle sue foglie con le spade corte romane, il gladio appunto.
Per questa ragione anche il suo significato ha assunto una tonalità bellicosa e nel linguaggio dei fiori rappresenta "una ferita d'amore", che può avere un senso positivo come colpo di fulmine, o quello negativo di tristezza e dolore per amore.
Non a caso nei tempi antichi le ancelle della sposa usavano adornarsi con questo fiore sia per indicare la felicità toccata alla loro compagna, sia per indicare l'infelicità del doversi staccare dalla loro amica.

La curiosità di questa pianta in termini botanici è che viene erroneamente classificata come bulbo, anche se si tratta di un bulbo-tubero, detto cormo, formato da molte foglie sovrapposte.
Il gladiolo, già conosciuto come pianta spontanea nei secoli antichi (ad esempio il G. Bizantinus che si ritrova negli affreschi di Pompei), nell'Ottocento ha avuto la sua diffusione commerciale, grazie al sapiente lavoro di ibridazione di mastri floricultori che hanno dato origine a molte delle specie che conosciamo oggi.

ACQUISTO E IMPIANTO
I bulbi vanno acquistati e piantati in tarda primavera. I bulbi si piantano in un terriccio ben drenato e misto di sostanza organica e sabbia a circa 15 cm di profondità, dalla fine di marzo agli inizi di giugno. Se volete una fioritura progressiva potete piantarli a distanza di 15 giorni uno dall'altro.
 
Abbiate cura di distanziare i bulbi di circa 15 cm uno dall'altro per evitare che si facciano ombra uno con l'altro e i loro fiori non crescano dritti ma curvi.
Scegliete per i gliadioli la massima esposizione solare del vostro giardino e bagnateli spesso, specialmente con l'avvicinarsi della fioritura, è una pianta molto alta e necessita di molta acqua per sostenersi. 
Concimate i bulbi con concime liquido diluito con acqua nel periodo precedente la fioritura.
La fioritura avverrà da fine giugno a ottobre a seconda delle specie. Dopo la fioritura non recidete completamente le foglie del gladiolo ma lasciatelo con 2-3 foglie e parte del fusto, in modo che il bulbo possa ricreare le sostanze nutritive per l'anno successivo.

CURA E MANTENIMENTO
Ogni varietà di gladiolo ha alcune esigenze specifiche. Per esempio la varietà qui a lato, insieme ad altre nostrane (G. Segetum, palustris, communis), sopporta molto bene anche gelate invernali e può essere lasciata a dimora nel terreno, magari eseguendo una pacciamatura del terreno con foglie secche.
Mentre altre varietà più delicate, specialmente gli ibridi "a grande fiore" africani,  vanno estratte dal terreno tra ottobre e novembre, quando la pianta ha terminato il suo ciclo e le foglie sono completamente secche. I bulbo-tuberi vanno riposti in un sacchetto di carta contenente torba secca in luogo buio, fresco e non umido, dopo averli fatti ben asciugare per poi ripiantarli la primavera successiva.
Per la moltiplicazione utilizzate i giovani bulbilli che si creano per divisione dal vecchio bulbo. Impiegano circa  un paio d'anni prima di diventare maturi per la fioritura.

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