mercoledì 22 agosto 2012

Portulaca oleracea - Portulacaceae


Con questo gran caldo non siamo solo noi a soffrire, ed è bene cercare qualche pianta per i nostri vasi che possa sopravvivere a queste temperature anche senza innaffiamenti continuativi, magari perchè siamo in ferie. Ecco una buona alleata per i balconi estivi esposti a sud, di poche pretese e con fioriture giornaliere di tutti i colori!

SIGNIFICATO E STORIA
E' originaria dell'America del sud, dell'Asia e dell'Africa. In Italia è abbastanza diffusa, specialmente al sud. 
Il suo nome prende origine dal latino portula "piccola porta"  per indicare il cappuccio contenente i semi che si apre come una porta quando è maturo. Invece il termine oleracea significa "verdura" e ne indica l'utilizzo principale che si è fatto nei secoli di questa pianta, ovvero cibarsene.
Questa pianta succulenta, dalle foglie e dai fusti carnosi era infatti conosciuta ed apprezzata in tutta l'antichità come pianta commestibile e di gran pregio per le notevoli caratteristiche nutritive e la grande quantità di vitamina c.
Ammetto che non sono molto ispirata dal suo aspetto per un'insalata ma ho trovato diverse ricette italiane che la inseriscono come spezia insieme a timo e maggiorana o come ingrediente di zuppe o risotti. Le foglie addirittura, trattate sotto aceto come i capperi ne acquistano un sapore molto simile.
Non a caso la portulaca è conosciuta in molti dialetti con tantissimo nomi diversi: Erba Porcellana, Purciddrana, Procaccia, Porcacchia, Pucchiacchella, Perchiazza, Erbagrassa, Andracca, Sportellaccia. 
Una nota interessante: è molto consigliata nella dieta dei fringuelli e di altri uccelli in gabbia per le sue caratteristiche depurative e vitaminiche. Viene consigliata infatti come pianta da balcone a chi possiede uccellini in modo da poter variare la loro dieta con qualche rametto di portulaca fresca.

ACQUISTO E IMPIANTO
Esistono diverse varietà di portulaca, a fiore singolo o a fiore doppio con i petali stropicciati.
Acquistatela in giugno per goderne tutta la fioritura estiva, piantatela preferibilmente in vaso. La ragione per cui consiglio il vaso è perchè è una pianta estremamente infestante essendo capace di produrre in una stagione fino a 10.000 semi che hanno vita germinativa fino a 20 anni, perciò evitando di piantarla nel terreno limiterete in parte la sua crescita esponenziale. 
Se invece desiderate una pianta da bordura riempitiva è perfetta.
Scegliete per la pianta un luogo di messa  a dimora a sud o sud ovest, con la massima esposizione solare possibile. Necessita infatti di una grande quantità di luce per fiorire. Cresce su qualsiasi tipo di substrato.
Soffre il freddo e i ristagni d'acqua molto più della siccità, perciò vi raccomando una bagnatura abbondante una-due volte a settimana anche in piena estate, facendo bene attenzione che il terreno sia asciutto prima di bagnare di nuovo.
Ai primi freddi autunnali ritirate la pianta in una zona più riparata, una veranda o un sottotetto dove possa godere ancora della luce senza soffrire la notte.

CURA  E MANTENIMENTO
Non necessita concimazioni particolari, se volete potete fornirle del concime a lenta cessione una volta al mese durante la fioritura, e se non avete posto dove tenerla in inverno, lasciatela fuori. Anche se la pianta adulta morirà i semi nel vaso germineranno senza fatica appena inizierete a bagnare il vaso in primavera. 
Potrete ottenere moltiplicazione della pianta anche dai rami più lunghi, facendoli toccare terra: creeranno nuove radici che vi consentiranno di staccare il ramo dalla pianta principale e ripiantarla.
Per evitare infestazioni invece l'unico modo è estrarre la pianta da terra con tutta la radice e lasciarla esposta al sole a seccare in modo da evitare che pezzi di radice possano germogliare nuovamente. Oppure utilizzare un diserbante selettivo per dicotiledoni, ma è molto pericoloso se pensate di piantare altre piante da fiore in quella zona di terreno.

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