Una delle erbe aromatiche per eccellenza, che non può mancare nel vostro giardino.
Di grande forza e resistenza vi terrà compagnia per molti anni senza troppa fatica. A me dà molta soddisfazione vederla sempre rigogliosa e poterla utilizzare senza paura, addirittura nell'ultimo periodo, perchè si è sviluppata troppo, la sto regalando agli amici o li invito tutti a casa per un bell'aperitivo a base di foglie di salvia fritte.
Una potatura vantaggiosa per tutti, d'altronde sarebbe un peccato sprecarla!
SIGNIFICATO E STORIA
E' interessante scoprire come una pianta così comune abbia tanti retroscena interessanti!
Ad esempio si scopre che la salvia ha molte virtù medicinali, che erano conosciute già in tempi antichi, al punto che i Romani la battezzarono prendendo spunto dal latino "salvus" ovvero "sano".
Era una pianta talmente importante da essere ritenuta sacra, ed esisteva un rito apposta per la sua raccolta, che veniva svolta da pochi eletti. Per i Galli era ritenuta in grado di curare moltissime malattie, in particolare tosse e febbre, e veniva anche utilizzata in alcuni rituali magici.
Per i Cinesi era considerata un elisir di lunga vita, e nel commercio con l'occidente era pagata molto cara. In medicina popolare, nel Medioevo, era utilizzata come cicatrizzante per ferite e piaghe.
Una antica leggenda francese racconta la storia dei quattro ladri che nel 1630, quando la peste colpì tutta l'Europa, saccheggiavano le case degli appestati senza mai contrarre la malattia. Quando furono finalmente presi e condannati a morte ebbero salva la vita perchè rivelarono il segreto della loro immunità: si cospargevano il corpo con un aceto da loro inventato formato da salvia, rosmarino, timo e lavanda, quattro piante note per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche. Nacque così "l'aceto dei quattro ladri" che veniva molto usato coma antibiotico naturale in caso di infezioni ed epidemie.
E come sempre, oggi sappiamo che molte di queste sue virtù sono state confermate dalla scienza moderna: le sono state infatti riconosciute qualità antinfiammatorie, balsamiche, digestive e espettoranti. Inoltre riduce la glicemia nel sangue quindi è un valido alleato contro il diabete, e velocizza il processo di cicatrizzazione delle ferite. Inoltre viene anche definita "estrogeno naturale" in quanto diminuisce i sintomi della menopausa, in particolare le caldane, e riduce i dolori mestruali. Per le dosi di utilizzo di eventuali tisane mi rimetto ai consigli del vostro erborista di fiducia.
Insomma si rivela un'eccellente alleata! Anche se, come per molte altre piante medicinali, è necessario prestare attenzione nell'utilizzarla. Essendo uno stimolante, non va utilizzata in caso di patologie nervose e in caso di allattamento. Il suo olio essenziale è pericoloso anche in piccole dosi perchè può produrre crisi epilettiche. Inoltre per evitare spiacevoli effetti di ossidazione, non deve venire a contatto con recipienti di ferro.
Si può utilizzare anche come prodotto di bellezza: la salvia ha un'effetto sbiancante sui denti (è infatti utilizzata in molti dentifrici) e per esempio un decotto di salvia rende i capelli più scuri e lucenti. Oppure si può utilizzare come deodorante per ambienti o frizionata sulle mani per togliere i cattivi odori.
Ad esempio si scopre che la salvia ha molte virtù medicinali, che erano conosciute già in tempi antichi, al punto che i Romani la battezzarono prendendo spunto dal latino "salvus" ovvero "sano".
Era una pianta talmente importante da essere ritenuta sacra, ed esisteva un rito apposta per la sua raccolta, che veniva svolta da pochi eletti. Per i Galli era ritenuta in grado di curare moltissime malattie, in particolare tosse e febbre, e veniva anche utilizzata in alcuni rituali magici.
Per i Cinesi era considerata un elisir di lunga vita, e nel commercio con l'occidente era pagata molto cara. In medicina popolare, nel Medioevo, era utilizzata come cicatrizzante per ferite e piaghe.
Una antica leggenda francese racconta la storia dei quattro ladri che nel 1630, quando la peste colpì tutta l'Europa, saccheggiavano le case degli appestati senza mai contrarre la malattia. Quando furono finalmente presi e condannati a morte ebbero salva la vita perchè rivelarono il segreto della loro immunità: si cospargevano il corpo con un aceto da loro inventato formato da salvia, rosmarino, timo e lavanda, quattro piante note per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche. Nacque così "l'aceto dei quattro ladri" che veniva molto usato coma antibiotico naturale in caso di infezioni ed epidemie.
E come sempre, oggi sappiamo che molte di queste sue virtù sono state confermate dalla scienza moderna: le sono state infatti riconosciute qualità antinfiammatorie, balsamiche, digestive e espettoranti. Inoltre riduce la glicemia nel sangue quindi è un valido alleato contro il diabete, e velocizza il processo di cicatrizzazione delle ferite. Inoltre viene anche definita "estrogeno naturale" in quanto diminuisce i sintomi della menopausa, in particolare le caldane, e riduce i dolori mestruali. Per le dosi di utilizzo di eventuali tisane mi rimetto ai consigli del vostro erborista di fiducia.
Insomma si rivela un'eccellente alleata! Anche se, come per molte altre piante medicinali, è necessario prestare attenzione nell'utilizzarla. Essendo uno stimolante, non va utilizzata in caso di patologie nervose e in caso di allattamento. Il suo olio essenziale è pericoloso anche in piccole dosi perchè può produrre crisi epilettiche. Inoltre per evitare spiacevoli effetti di ossidazione, non deve venire a contatto con recipienti di ferro.
Si può utilizzare anche come prodotto di bellezza: la salvia ha un'effetto sbiancante sui denti (è infatti utilizzata in molti dentifrici) e per esempio un decotto di salvia rende i capelli più scuri e lucenti. Oppure si può utilizzare come deodorante per ambienti o frizionata sulle mani per togliere i cattivi odori.
ACQUISTO E IMPIANTO
Acquistate la vostra pianta di salvia in primavera e piantatela in terra o in vaso, possibilmente in un terreno sabbioso e permeabile.
Prediligete una posizione in pieno sole, magari a ridosso di un muro, in modo che abbia molto calore.
Il suo ciclo naturale dura all'incirca 5 anni, dopo tende a esaurirsi, perciò potete prepararvi delle talee, oppure acquistare un'altra pianta visto il basso costo. Per farle tagliate alcune cime di salvia, lasciate solo una o due foglie, piantatele in un vaso di sabbia mista a terriccio ben irrigato, e ricoprite il tutto con un sacchetto trasparente e bucherellato. Questa piccola serra accelererà il processo di radicazione.
Tenete il vaso in ombra a circa 18° fino a che non vedrete spuntare i primi germogli, a quel punto levate il sacchetto e lasciatele al sole.
Fiorisce a primavera inoltrata, e dopo è necessario asportare i fiori secchi per stimolarne la ricrescita.
Prediligete una posizione in pieno sole, magari a ridosso di un muro, in modo che abbia molto calore.
Il suo ciclo naturale dura all'incirca 5 anni, dopo tende a esaurirsi, perciò potete prepararvi delle talee, oppure acquistare un'altra pianta visto il basso costo. Per farle tagliate alcune cime di salvia, lasciate solo una o due foglie, piantatele in un vaso di sabbia mista a terriccio ben irrigato, e ricoprite il tutto con un sacchetto trasparente e bucherellato. Questa piccola serra accelererà il processo di radicazione.
Tenete il vaso in ombra a circa 18° fino a che non vedrete spuntare i primi germogli, a quel punto levate il sacchetto e lasciatele al sole.
Fiorisce a primavera inoltrata, e dopo è necessario asportare i fiori secchi per stimolarne la ricrescita.
CURA E MANTENIMENTO
Se la utilizzate per cucinare, limitate al massimo la concimazione, 1-2 volte l'anno, e non utilizzatela per il mese successivo. Utilizzate un concime ricco di azoto che aiuta la crescita foliare.
Innaffiatela, ma evitando i ristagli idrici, specialmente se in vaso. Preferisce la siccità piuttosto che il costante umido, che può provocarle muffe e marciumi radicali.
Innaffiatela, ma evitando i ristagli idrici, specialmente se in vaso. Preferisce la siccità piuttosto che il costante umido, che può provocarle muffe e marciumi radicali.
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