Dovendo trovare un luogo a metà strada, non solo informatico, dove io e Milena potessimo incontrarci, abbiamo pensato di unire al tutto anche la visita di uno dei bellissimi luoghi di questa nostra Italia, e passare una bella domenica di ottobre.
Ecco che la scelta di Castell'Arquato è stata davvero azzeccata, e la giornata è trascorsa piacevolmente, complice anche un buon pranzo e una giornata di sole!
Arrivando all'ora di pranzo, con tutta calma, tutti i discorsi si rimandano dopo la scelta del menù...
Il ristorante infatti era l'unica cosa certa della giornata, avendolo scelto tramite accurata ricerca delle recensioni internet, scoprendo tra l'altro che Castell'arquato possiede molti ristoranti, ma è difficile reperirne recensioni attendibili. Non che la mia lo debba essere per forza, vorrei solo dare uno spunto di riflessione positivo per chi cercasse, come ho fatto io, di rintracciare informazioni sui ristoranti della zona.
Noi in realtà cercavamo un ristorante dentro il paese, per non dover muovere più l'auto, ma una volta arrivati ci siamo rese conto che la trattoria non si trova dentro la zona pedonale, ne dista però solo 2 minuti in macchina. I ristoranti dentro il paese li abbiamo visti dopo: La rocca (segnalato Michelin), Stradivarius (sede Lion's club), il Voltone, la Taverna del falconiere, non avendoli assaggiati non so nulla sulla loro qualità, ma i costi sono chiaramente superiori.
La Trattoria La Crocetta da fuori è di pochissime pretese, dentro ha uno stile abbastanza retrò, ma il tovagliato allegro ti dà subito l'idea di una conduzione calda e familiare. E così è poi nella realtà, il servizio è veloce e semplice, con cortesia e sorrisi. Il menù è scritto a mano con una calligrafia elementare, che ricorda quello delle nonne, il che ti porta indietro nel tempo con una certa simpatia.
Noi ci siamo limitati ad un antipasto di affettati misti e di torta fritta (lo gnocco fritto rivisitato in forma di grissino) e ad una scelta di primi. Ma le porzioni abbondanti hanno avuto la meglio sulla possibilità di prendere il secondo.
L'antipasto per quattro era ricco di salumi piacentini freschissimi, con un crudo dolce e una pancetta arrotolata delicatissima che, arrotolata sullo gnocco fritto, si scioglieva letteralmente in bocca.
Per quanto riguarda i primi, abbiamo assaggiato i tagliolini al tartufo con fonduta al parmigiano, i pisarei e fasò e i gnocchetti alla ricotta con zafferano. Tutto abbondante e saporito, presentato in modo rustico, forse con un pò troppo prezzemolo decorativo.
Lunga la lista dei dolci con molte torte fatte in casa (la sbrisolona, la torta di mele) e da parte mia ho assaggiato un delicato semifreddo all'amaretto con salsa mou.
Tutto il pranzo è stato accompagnato da un Gutturnio frizzante dei Colli Piacentini, ottimo!
A testa con vino, acqua e caffè, abbiamo speso 25,00€ più che meritate.
Dopo il pranzo non tornate a casa senza una visita del borgo, utile anche e soprattutto per digerire!
Nessun commento:
Posta un commento