martedì 5 febbraio 2013

Trippa "accomodata" alla genovese


Mai assaggiata la trippa?
Non so se sia per colpa del suo nome o per il fatto che si tratta di una frattaglia, ma di certo non è uno di quei piatti che attira tutti i palati. Sapete di cosa si tratta? Per trippa si intende lo stomaco degli erbivori, che è diviso in quattro parti diverse, e ognuna di queste sarebbe bene che ci fosse in una trippa cucinata a dovere.
Detto così non è molto invitante, eppure posso assicurare che ha un gusto semplice e una consistenza carnosa, per cui si fa apprezzare subito, non appena superato lo scoglio del primo assaggio!
Io la conosco fin da bambina e forse per questo non mi ha mai creato difficoltà mangiarla, non la cucino spesso,  per una questione di tempo più che altro, perchè non è un piatto particolarmente calorico o difficile di per sé.
La mia ricetta è quella genovese, in Italia ne esistono decine di preparazioni differenti da regione a regione, quindi vi scrivo la mia versione, quella di casa.

Con questa ricetta partecipo al contest di Insalata mista:



Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 2 ore

Ingredienti:
1 kg di trippa freschissima mista
4 carote
3 patate grosse
2 coste di sedano
1 cipolla gialla
3 foglie di alloro
2 chiodi di garofano
20 olive nere taggiasche
20 pinoli
sale
pepe
olio extra vergine d'oliva
3 cucchiai di concentrato di pomodoro

Prendete la trippa dal vostro macellaio di fiducia, quella che trovate è bianca ed è stata già precotta e lavata: vi faciliterà la cottura.
Tagliatela tutta a striscioline sottili non troppo lunghe. Poi preparate un soffritto con la cipolla e le coste di sedano. Mettete a scaldare una casseruola di terracotta con un 3-4 cucchiai d'olio e iniziate il soffritto. Aggiungete il sale, fate rosolare; aggiungete anche i pinoli e fateli tostare un poco. Quando il soffritto sarà pronto mettete la trippa in pentola. Lasciatela cuocere per una mezz'ora circa: vedrete che darà molta acqua, fatela asciugare tutta.
Quando sarà asciutta aggiungete gli altri ingredienti: carote e patate tagliate a cubi di un centimetro circa, alloro, chiodo di garofano e olive. Bagnate con 400 ml d'acqua tiepida in cui avrete sciolto il concentrato di pomodoro.
Aggiustate di sale e pepe e fate cuocere con il coperchio almeno per un'altra ora, finchè le carote e le patate non saranno ben cotte, morbide. Se dovesse asciugarsi troppo aggiungete acqua tiepida.
Spegnete il fuoco e fate riposare con il coperchio ancora per un'ora almeno. Poi servite riscaldando la parte che mangerete.


5 commenti:

  1. non amo la trippa ma questa mi stuzzica

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    1. Eh sì, la trippa o la ami o la odi :P
      Questa è da provare, a mio parere ha un gusto leggero e semplice che non ti stufa!

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  2. Mi piace la trippa ma non la faccio quasi mai! Sembra buona cucinata in questo modo.

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  3. cara Valentina, innanzitutto auguri di buon onomastico!! La tua trippa alla genovese mi piace moltissimo, temo però che non sia proprio in sintonia col contest perché si tratta di una ricetta tradizionale a quanto leggo nel tuo post mentre il nostro contest propone di rivoluzionare, rivisitare le ricette classiche o inventarne di nuove.
    A meno che non sia una ricetta tua, una tua interpretazione di quella classica che non conosco, purtroppo non possiamo accettarla. Non ti sgomentare, anche altri partecipanti non avevano ben interpretato il messaggio, spero che ci vorrai riprovare con una "tua" personalissima e rivoluzionaria versione di trippa!!!
    Ti aspettiamo, hai ancora tempo fino al 5 marzo :-))
    Grazie
    Cristina

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