Ci sono alcuni sapori che ti restano nel cuore come un ricordo netto, al pari di un evento o di una foto, sapori che riesci a riportare alla memoria in ogni istante, anche se sono passati venti anni dall'ultima volta che l'hai assaggiato.
Questo è il dolce della memoria per me, un pò come le Madeleine per Proust, il dolce della mia infanzia più antica, legato a dolcissimi ricordi.
Mia nonna, che proprio oggi saranno 26 anni da quando non c'è più, veniva da Tirana in Slovenia (allora era ancora Yugoslavia). Ha conosciuto mio nonno quando era di stanza come militare sul confine, si sono innamorati e lui l'ha portata qui quando è rientrato in lombardia.
Maria, mia nonna, oltre a capelli biondi e occhi azzurri e un'indomito cuore, ha portato con se le sue tradizioni, il suo amore per la famiglia e la sua determinazione nel lavoro.
Ha imparato tanti mestieri ma poi, quando si sono trasferiti a Genova, è diventata pasticcera, e così l'ho conosciuta io, con quel profumo di vaniglia nei capelli e nei vestiti.
A casa però, mi cucinava i suoi dolci, non quelli del negozio, ma quelli della sua infanzia, ed è con quelli che io la ricordo.
Il presnitz è un rotolo di pasta di pane dolce e frutta secca che mangiavo quando andavo dagli zii in slovenia, insieme al latte appena munto e al prosciutto crudo tagliato al coltello dei loro maiali. Profumi che non si dimenticano, che ti segnano per tutta la vita, profumi di terra e di fattoria.